COS’È L’IPERTIROIDISMO?

Share on facebook
Share on whatsapp
Share on twitter
Share on linkedin

Un approfondimento grazie ai nostri referenti scientifici

In questa condizione clinica la tiroide, nella stragrande maggioranza dei casi, produce più ormoni di quanto l’organismo ne abbia bisogno. Non conosciamo bene le cause di questa malattia.

Il paziente avverte: cardiopalmo, tremori alle mani, nervosismo, insonnia, sensazione di caldo, sudorazione abbondante, dimagrimento, stanchezza, affaticabilità, alvo mosso fino ad una vera diarrea, capelli fini e fragili, pelle liscia e sottile, astenia, fastidio agli occhi, esoftalmo (occhi sporgenti).

Nelle forme avanzate può comportare aritmie cardiache (battiti cardiaci accelerati ed irregolari), ipertensione arteriosa, ictus, insufficienza cardiaca e danni all’osso (osteoporosi). Esistono forme più lievi (negli anziani, a volte): sono le forme subcliniche.

Circa il 60% dei pazienti con questa patologia presenta ansia ed anche depressione.

La malattia predilige, come in genere le malattie della tiroide, in prevalenza le donne.

È importante tenere presenti questi aspetti che possono favorire l’insorgenza di questa malattia:

  1. Le donne sono le più favorite.
  2. Familiarità per ipertiroidismo o per ipotiroidismo.
  3. Familiarità per malattie autoimmuni.
  4. Fumatori.
  5. Soggetti che assumono dosi alte di ormoni tiroidei.
  6. Pazienti che assumono farmaci contenenti alte quantità di Iodio.

Il medico visita il paziente, prescrive gli esami: il TSH è basso e gli ormoni tiroidei, FT4 e FT3, sono elevati. È importare effettuare anche gli anticorpi antitiroidei (TgAb-TPOAb) e il TRAb (anticorpi anti recettore del TSH). L’ecografia tiroidea darà altre importanti informazioni (ed in alcuni casi la scintigrafia tiroidea). La terapia verrà effettuata con il metimazolo (o il propiltiuracile) e all’inizio vanno somministrati i beta-bloccanti (di solito il propranololo). Sono farmaci nella stragrande maggioranza dei casi ben tollerati, tuttavia il paziente va attentamente sorvegliato.

La terapia medica controlla bene la malattia, tuttavia, in alcuni casi, si deve ricorrere alla terapia chirurgica, asportando la ghiandola (tiroidectomia).

Altra alternativa terapeutica è il trattamento medico nucleare somministrando per bocca una dose terapeutica di radioiodio(131I).

L’ipertiroidismo dà diritto all’esenzione dalla partecipazione del costo delle prestazioni sanitarie relative (ticket: codice 035).

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
LinkedIn
Share on whatsapp
WhatsApp

L'A.M.E.Ir...

L’A.M.E.Ir. e un’associazione irpina Odv, senza scopo di lucro, che vuole dare un aiuto agli ammalati delle ghiandole endocrine (come ipofisi, paratiroidi, tiroide, surrene, gonadi etc.) e ai soggetti obesi. 

 

Altri articoli

Seguici

Torna su