TUMORE DELLA TIROIDE

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È un tumore non molto frequente, tuttavia negli ultimi anni si è notato un suo notevole aumento, in parte per la diffusione dell’indagine ecografica effettuata ad un sempre maggior numero di soggetti.

La mortalità è rimasta stazionaria negli ultimi anni, se non addirittura in calo.

In Italia l’incidenza è di circa 3-4 casi su 100.000 individui: nelle donne 5-7/100.000, negli uomini 1.5-3/100.000. Inoltre, in Italia, per le persone al di sotto dei 50 anni, è la quinta neoplasia più frequente nell’uomo e la seconda nelle donne.

Ne esistono diversi tipi:

  • Il più frequente (si presenta nel 70-80%) dei casi è il carcinoma papillare con i vari sottotipi. Cresce lentamente e può diffondersi ai linfonodi del collo. È il più curabile.
  • Il carcinoma follicolare: ha una frequenza del 10-15% dei casi. Cresce lentamente; può diffondersi ai linfonodi e, passando nel sangue, può raggiungere le ossa e i polmoni (metastasi).
  • Il carcinoma midollare: ha una frequenza del 2%. Presenta livelli ematici elevati di calcitonina. Cresce lentamente e può essere familiare: i familiari dei pazienti affetti da questo tumore devono fare degli esami specifici per scoprire se presentano una mutazione genetica e quindi andare incontro a questo tumore.
  • Il carcinoma anaplastico: è meno comune. Può trovarsi nel 2% dei casi. Cresce rapidamente. È difficile da curare.

Le cause sono sconosciute: alcuni dati sarebbero a favore di un possibile ruolo dell’inquinamento ambientale. Le radiazioni sono un fattore di rischio riconosciuto. Una carenza di iodio può essere responsabile dei tumori follicolari e anaplastici.

Di solito il tumore della tiroide non comporta sintomi. Si presenta come un nodulo che va approfondito per evidenziare elementi di sospetto. Solo il 5-10% dei noduli tiroidei è tumore.

Vengono effettuati esami come quelli descritti nel capitolo del nodulo tiroideo.

L’esame citologico mediante l’agoaspirato tiroideo è l’esame indispensabile per porre la diagnosi.

La terapia è chirurgica seguita dalla terapia radio metabolica con 131I, tenendo conto delle linee guida. Va attuata la terapia soppressiva con L-Tiroxina. Va controllato anche il calcio nel sangue.

Vanno eseguiti periodici controlli endocrinologici per tutta la vita (“long term”). Negli ultimissimi anni, in alcuni casi molto selezionati con il consenso dei pazienti, il tumore papillare della tiroide va solo monitorato. Si parla di “sorveglianza attiva”.

Il tumore della tiroide dà diritto all’esenzione dalla partecipazione del costo delle

prestazioni sanitarie relative (Ticket: codice 048).

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L'A.M.E.Ir...

L’A.M.E.Ir. e un’associazione irpina Odv, senza scopo di lucro, che vuole dare un aiuto agli ammalati delle ghiandole endocrine (come ipofisi, paratiroidi, tiroide, surrene, gonadi etc.) e ai soggetti obesi. 

 

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